Il conto de' contadini
IPasqualino debbe dare s. 18 per un quarto d'una vacca. Recordo come Bigo Righetto è restato mio debitore d'una soceda c'ho partita con lui sì come appare al suo libracciolo per un saldo: L. 4. Ha pagato s. 50 poi s. 30. Nicolò di Acci che sta col Car.le è restato mio debitore per una vaccha che io gl'ho venduta: L. 5. Ha paghato lire tre; pagò lire due. Recordo come per un saldo che in mio nome ha fatto Malacise de Malacise con Gasparino e figlioli de' Pinzani che son stati miei lavoradori a San Vidale per il 1517, si sono constituiti miei debitori de L. 3 s. 10 e de un porco di sei pesi e de pertiche 13 di fossato. Solverunt. Il porco è pagato. M.ro Hieronimo sarto è mio debitore per un saldo di sua mano: L. 4. Galasso è mio debitore e per lui Francesco de' Vicenci attermine giugno proximo 1519: L. 15 s. 5. Solvit. Iulio Malaguzzo per un scoffiotto comprato a sua instantia. Item Antonio mio cognà per denari prestà: Lire 19 s. 4. Antonio mio cognato per denari prestati: L. 4 s. 10. La casa per pegni scossi a Reggio: L. 119. Il car.le Cibo: L. 15. Francesco Saletta dui sacchi di frumento a s. 13 il st. Il fenestraro: s. 16. Mio cognato Antonio debbe dare lire 15 prestatile pel banco di Francesco de'Vicenzi di giugno 1519. Solvit. IIA questo dì di San Michele 1516 io Ludovico Ariosto ho consignato in soceda a Mengo Bolognese nostro lavoratore a Cogomaro le infrascritte bestie a termine cinque anni a partire in capo di 5 anni il guadagno per mezo e stando il mio cavedal fermo; al tempo del partire havrò a cavar fuore del chiappo altretante bestie de la medesima sorte et etade che io consegno a lui al presente secondo li modi e statuti del commun di Ferrara: Una vacca chiarina di anni dece con corne levate di precio de lire otto: L. 8. Una vacca d'anni quattro rossa detta la rossina di precio de lire otto: L. 8. Una sovranna figliola de la chiarina di precio de lire sei: L. 6. De l'aprile del 1517 nascero dui vedelli. Del 1518 di aprile naque una vidella. Del mese de aprile naque un vidello. Di febr. 1520 naque una vidella e morì. Del mese di aprile naque una vitella. 1521 La soprascritta soceda di Mengo Bol. fu partita a questo San Michele del 1521, e quello che a me è toccato in parte io l'ho consignato a m. Cabriele mio fratello come semo restati d'accordo et appare in li suoi libri alli quali mi rimetto; la quale soceda insieme con altre bestie detto m. Cabriele ha fatta di novo con detto Mengo. Le bestie che a m. Cabriele ho consignato io sono state tre vacche fattore et una vedella sovrana. Poi particularmente io ho consignato a detto Mengo un par de manzi ad usare con patto che habbia a cominciare a pagare la zoadega questo aprile proximo 1522 che havranno compito quattro anni o vero renunciarmeli. Item gli ho dato un vidello di quest'anno di precio di lire quattro a migliorare. IIIA questo dì primo di ottobre 1518 ho consegnato in soceda a Bernardino di Vanzo nostro lavoratore alli Masi cinque capo de vache che son mie particulari, oltre le bestie che ha di commune di tutti noi fratelli, de le quali una è de sei anni, l'altre sono tre de tre anni in quattro et una de due in tre anni; tutte bestie belle e bone da soceda, de le quali il mio cavedale ha da star fermo et in capo de li cinque anni ho da cavare fuor altretante bestie e de la medesima qualità ch'io consegno a lui, et il guadagno si ha a partir per mezo; et in caso che me l'havesse a pagare ho fatto di capitale ad ogni capo di bestia lire otto, et io m'obligo di torle et egli obliga di darmele al partir de la soceda per il medesimo precio, e guardarle e custodirle a suo pericolo e spese, secondo li ordeni e statuti di Ferrara. Item gli ho consegnato un vitello di precio de lire quattro. 1519 Fin a questo dì p.o di maggio son nasciuti de la soprascritta soceda tri vitelli maschi. A' dì 15 di oct. 1519 morì la vacca soprascritta di sei anni e li denari de la pelle furon partiti. Fin a' 12 di Maggio 1520 son nati un vitello et una vitella; il vidello morì; item morì la vitella. A dì primo di maggio 1521 naque un vitello. Item nacque una vidella. Item 1522 andorno vode le vache. Questo anno 1523 nacque uno vidello et una vidella. 1523 a dì 6 de Luio Miglioramento il quale si trovò ne la contrascritta sozeda a dì dicto: uno manzo de anni 4 che se usa a principio de mazo; item videlli duj de anni 2; item una vidella de sovrano trista; item una vidella lactente et uno videllino. 1519 A questo dì 29 de septembre ho dato in soceda a Bernardino di Vanzo un par de manzi di cinque anni con patto che li habbia a doperare Allancino, et esso mi promette pagare per un anno st. quattordece di bon frumento. IV1523 a dì p.o de oct. Io Gabriele Areosto ho dato in sozeda in nome de m. Lud.co mio fratello a Domenego Cervo una vacha chiarina cum capitale de L. otto m.: L. 8. Item una vacha bruna capitale L. 8. Item li consignai due vache vechie le quali esso non volse a capitale ma solum fin tanto che se potessero vendere o cavarne qualche cosa: cap. 2. Domenego Cervo portò la pelle de una de le due vache vechie la quale morì a' dì 19 de zen. 1523; posti li denari al suo conto che se cavorno, dico de m. Lud.co: cap. 1. E mi disse Domenego preditto che la vaca bruna se scavezò una gamba a' dì 17 de marzo 1524 urtata da un'altra in uno fosso. V1518 A questo dì di San Michele 1518 io Ludovico Ariosto ho consegnato a Guido da Guastalla mio lavoratore a San Vidale le infrascritte bestie buine in soceda in anni cinque, a partire in capo di anni 5 il guadagno per mezo e stando il mio capital fermo. Et al tempo del partire havrò a cavare del chiappo altretanto bestie de la medesima sorte et etade ch'io consegno a lui al presente e per il medesimo cavedale che io la apprecio a lui, che a suo pericolo e spese le habbia a custodire e governare secondo li modi e statuti di Ferrara, videlicet: Una mucca bruna stellata detta Ghirlanda con una vedella latente di precio l'uno e l'altro de lire undece. Una mucca rossa detta la rossina con uno vedello drieto latente l'uno e l'altro di precio de lire undece. La soprascritta bruna ha fatto un vitello maschio questo luglio 1519. La vedella soprascritta c'havea di capitale lire 3 ha fatto un vitello questo anno del 1521 et essa è morta. 1518 Guido da Guastalla mio lavoratore alla possessione di San Vitale di Foscaglia deve dare s. 20 spesi per lui ne la carta de la exemptione: L. 1. Item per il precio di tre sacchi di frumento che hebbe a'dì 27 di ottobre 1518 a s. 13 il st.: L. 7 s. 16. Item per farli mettere in nave e mandarli a Po s. uno e d. 8: s. 1 d. 8. Item per sei st. d'orzo per la sua parte che hebbe per seminare a s. 9 il st. e mezo come si vendea in piazza a'dì 9 di novembre: L. 2 s. 2. Item il dì medesimo per un sacco di fava che voleva per manzare a s. 8 il st.: L. 1 s. 12. Item per quattro carra de feno che li consegnò Malacise su la tezza a s. 40 il carro: L. 8. Item per due st. di fava che hebbe da seminare a' 12 di desembre a s. 10 il st.: L. 1. La madre de Guido debbe havere per sei lire e meza di canova a cinque s. la pesa la qual ha filato s. 10 d. 10. Item per tre pese di stoppa di canova a s. tre e mezo la pesa s. 10 d. 8. Item debbe havere otto quattrini spesi in pavera per ligar li pezzoni: s. 1 d. 4. Item s. dece per la mità de sette pelli di pegorin: s. 10. Item per far portare il soprascritto sacco di fava in nave per la sua parte dinari 4 et al parone tre denari: L. - s. - d. 7. Item a' dì 21 di gen. gli prestai s. 34 a lui et a sua madre: L. 1 s. 14. Item deve dare stara quindece di buon frumento il quale mi è obligato per la zoadega d'un par de manzi, et io gli ho fatto termine fin al recolto del 1519 come è notato alla posta de le bestie. L'ha pagato il presente anno 1519. Item a'dì 16 di febraro hebbe un sacco di fava da seminare per la parte sua e denari otto da mandarlo a nave e per la vettura de la nave: L. 1 s. 12 d.-. Item ha havuto due quarte de cisi bianchi a s. 5 il st., de li quali va debitore d'una quarta: L. - s. 5. Item deve dare s. dui spesi per lui in far conciare la sua carta al boccadegno pel 1518 e pel 1519: L. - s. 2. Item deve dare ch'io gli ho prestati da comprare un sacco di frumento et uno de fava a dì p.o di aprile: L. 5 s. 4. Item s. sei ch'io gli prestai il dì medesimo per comprarsi una secchia da monzere: L. - s. 6. Item è debitore un zappone che è costato s. 15: L. -. L'ha reso. Item per ottanta pali c'ha havuti da far vite de la mia parte, e prima n'haveva havuti cento: s. 10 d. 6. Item s. sei per pagare un fachino c'ha portato la lana: L. - s. 6. Item Lire sei c'ha hauto prima che si pigliasser i denari de le lane: L. 6. Item Carlo m'ha reso conto haverli prestato un s. per far portare la lana a casa et un s. per pagare la boletta de la quale io n'ho pagar la mità: L. - s. 1 d. 6. Guido debbe havere per il precio de la mitade de le lane che si son vendute a s. 56 e mezo il peso, e son state in tutto pesi nove e lire ventiuna, e li denari in tutto son stati lire 27 s. 19 e dinari 6: a lui tocca per la sua parte lire tredice s. nove e denari nove: L. 13 s. 9 d. 9. Guido dé dare lire tre e s. 4 ch'io gli ho prestati a dì ult.o di mazo per pagare un sacco di frumento che disse haver tolto in credenza del quale gli era segurtà Malacise: L. 3 s. 4. Item a'dì 22 di luio debbe dare s. 14 e din. 8 ch'io gli prestai per pagare una condennation al zudese: L. - s. 14 d. 8. Item per meza quarta de ceci rossi comprati s. 2 datili da seminare: - 2. Item debbe dar prestatili per pagare vino comprato da Vicenzo di Morello livre due: L. 2. Item debbe dar s. 12 pagati a Cabriele per un debito havea cum lui: L. - s. 12. Item debbe dare s. vintesette per agneli uno e mezo c'ha hauto de la mia parte: L. 1 s. 7 Guido debbe havere lire tre s. sedece per desnove st. d'orzo che m'ha dato a s. 4 il st.: L. 3 s. 16. Item debbe haver per st. 18 di frumento a s. 7 il st. il quale ha consegnato a Malacise L. 6 s. 6. Item per fava st. 20 consegnata a Malacise L. 4. A questo dì 6 di sept. 1519 ho fatto saldo di rason con Guido da Guastalla de robe e denari ch'io gli ho vendute e prestati, e de robe e dinari che esso ha dato a me: resta mio debitore lire decesette e s. 3: L. 17 s. 3. Non è computato nel soprascritto saldo frumento che gli habia dato Malacise in prestito in mio nome, a rendere al recolto a st. per st., che fin a questo dì son stati dui sacchi. Presenti Polo Resano e Carlo da Prato. Guido deve dare il precio di otto degorenti che ha havuti in suo uso. Gli ha renduti. Item lire sette e meza per un manzo, il quale havea de cavedale lire quindece, che ha lasciato guastare sì che si è venduto lire sette e meza: resta debitore L. 7 s. 10. Item s. sei per l'oca che non ha pagata ad ognisanti del 1519: s. 6. Item lire quattro per tanto fieno che gli ha dato Malacise d'accordo: L. 4. Debbe havere per la mia parte d'havere pagata la nave da condurre le lane che è montata s. 4 e per tre agnelli s. uno e dinar sei e dece quattrini per la gabella di vendere dui agnelli: s. 3 d. 4. La lana è stata pesi cinque e lire otto; si è venduta s. cinquantasette il peso; li denari si son partiti. Guido debbe havere lire quattro e meza per il meglioramento per la sua parte d'un par de manzi, li quali adesso mi ha resi come appare alla posta de le bestie: L. 4 s. 10. Item deve dare s. 10 prestatili per dar al suo giudice d'arzeni : L. - s. 10. Item s. 12 per un agnello che ha havuto di più: L. - s. 12. Nota che in la soprascritta posta de le lire sette e meza del manzo che ho preso errore, che vol dire lire sette e s. 15 perché quel manzo havea di cavedale lire quindece e meza: L. 7 s. 15. Item deve dare lire sei e meza pagate per lui al Sig.re per frumento c'haveva havuto e spese di comandatori: L. 6 s. 10. Guido ha havuto dal granaro da Ferrara per seminare per lui e per me tre sacchi di fava; esso è debitore di st. sei: st. 6. L'ha reso a Malacise. 1520 Guido era mio debitore l'anno passato 1519 di 26 st. di fava prestatila per mangiare e per seminare; n'ha reso st. 14 e quarte tre, resta a dare st. undece et una quarta. E per l'anno 1520 hebbe in presto st. 6 per seminare per la mia parte. Item s. quattro in zesso e chiodi e manifattura per far conciar l'uscio de la stalla, che per essersi serrato dentro lui e dormire e non sentire diè causa che si convenne gettar l'uscio in terra, e questo oltra le bastonate c'hebbe. 1521 A' dì otto di marzo deve dare lire cinque e meza per tanto fieno che ha havuto da Malazise: L. 5 s. 10. Item è debitore per uno agnello che ha venduto de la mia parte: L. - s. 12. Item debbe dar s. trenta che de le lane lasciò in mano del mercadante: L. 1 s. 10. VIGuido soprascritto ha havuto a dì ult.o di luio 1518 a zoadega da me un pare de manzi di precio de lire quarantacinque con obligo di pagare st. quindece di buon frumento per uno anno, del quale frumento gli ho fatto termine a pagare al recolto futuro del 1519 con li patti che si contengono in li ordeni e statuti di Ferrara. Ha pagato per il 1518 st. 15, item per il 1519 st. 16. Item ha havuto un par de manzi di precio de lire trentauna ad usare. Item un manzo di precio de lire dodece a megliorare secondo li ordeni et usanze di Ferr. Item una porca da figlioli con una porcella drieto di età di tre mesi. Guido ha havuto a questo dì 18 di Agosto un manzo da usare da accompagnare con uno che gli fu consegnato con le vacche quando l'hebbe in soceda ch'alhora era vitello latente et hebbe di cavedale lire tre: e questo di commun concordia è stato estimato. A dì 26 di oct. 1519 la Orselina mi portò lire sette e meza che mi disse essere il precio d'un de li manzi contrascritti extimati 15 lire l'uno, il quale trovato senza guardia era stato guasto e venduto alli beccari lire sette e meza; e per questo il manzo soprascritto estimato lire dodice ho accompagnato all'altro rimaso discompagnato, e questi dui manzi sono in capitale lire 27 e meza. Ho poi fatto debitore Guido alla sua posta de lire otto per ascendere alla summa del precio del manzo morto per sua causa, c'havea di cavedale lire quindece e meza. Nota che Guido mi ha reso li soprascritti manzi li quali son cresciuti in el capitale a lire trentasei, sì che hanno di miglioramento otto lire e meza, e per questo ho fatto creditore Guido alla sua posta di quattro lire e cinque s. VIIA questo dì di san Michele 1518 ho consegnato in soceda a Guido soprascritto capi cinquantaquatro tra pecore e castroni, le quale gli ho dato a buona soceda da partire in capo de cinque anni ogni cosa per mitade. Fin a questo dì primo di aprile 1519 son nasciute sedece agnelle e tredece agnelli. Fin a questo dì 25 di marzo 1520 son nasciuti agnelli maschi nove e femine otto, de li quali io n'ho havuto uno a conto del decimo. Fin alla fin di mazo son nati del 1521 agnelle dodice e maschi desnove. Nota come a' 20 di oct. se amazzò un castrone e si partì la carne, e la pelle hebbe Guido; dice haverla havuta Malacise. Item del mese di Zenaro morì una pegora e la pelle vendette Guido s. 8, de la quale per la sua parte l'ho fatto debitore alla sua posta. Item il lupo ha morto a' dì 24 di aprile una pecora et un agnello ch'era senza guarda, e Guido hebbe la carne e la pelle io. Item mi rese le pelle de quattro pecore ch'eran morte di grassezza. Item mi portò sette pelle che disse essere di pegore che le pontiche havevano ammazate. Item 13 pelle vendute cinquantacinque bol.: L. 2 s. 15. Item pelle cinque vendute s. 24: L. 2 s. 4. Item pelle due: s. 8. Item una pecora fu morta e chi la amazzò la pagò a Malacise s. 26. VIII1518 Bigo Righetto ha un par di manzi di quattro anni in cinque a zoadega da mì, de li quali ha pagato per uno anno st. 10 di frumento. Cominciò al fin <. . . . . .> la zoadega. Ha reso li manzi a' dì 30 di sept. 1519. IX1520 A questo dì 18 di Agosto io Ludovico Ariosto ho dato a zoadega un par de manzi di precio de lire trentasei a Guerra Finotto che sta al Ponte de Hebij per uno anno con patto di pagarmi dui sacchi frumento, e suo patrone m. Philippo Corzaro mi ha promesso per lui come appare per un scritto c'ho di sua mano. Item un altro par de manzi di precio de lir&<e> 45 con patto di pagare ogni anno st. 18, e son quelli che haveva Bernardin di Vanzo; e di questi ancho mi ha promesso suo patron, come appar per instrumento rogato de l'un e de l'altro per Ser Lorenzo dal Ferro. Item ha havuto un manzo per mì da Mengo Bolognese di lire desdotto. Ha pagato st. 26 per la zoadega de li contrascritti manzi per l'anno passato 1520 fin a questo recolto del 1521. X1524 a' dì 14 de maggio Facio ricordo come questo dì io do uno paro de manzi a giuvatica a Batista del Ponte lavoradore de m. Io. Batista da la Mella a Tamara e cum capitale de l. trenta m. a guadagno et a perdita e promette per questo p.o anno pagare suso il ricolto st. otto de bon formento conduto al granaro; de li quali manzi uno bruno havea Bernardino de Vanzo in capitale de l. otto m., l'altro chiarino cum le corne levade è de li nasenti de la sozeda de dicto Bernardino cum m. Lud.co. XIGuglielmo Biancone al presente lavoratore de m. Sigismondo Salimbene a Donore ha da me dui sacchi di semente de lino conci da seminare con patto che finché la tiene mi ha da pagare ogn'anno quattro mare de lino et è obligato a rendermela ad ogni mia requisitione sul recolto, et io sono obligato a torla quando me la voglia similmente sul recolto rendere; e son da lui satisfatto del lino fin per tutto il recolto passato del 1518. Ha pagato questo recolto 1519 quattro mare. Bernardino di Vanzo ha da me un sacco di semente de lino concio da seminare con patto di pagarmi ogni anno due mare de lino, e son da lui satisfatto per tutto il recolto del 1517 Ha pagato per 1518 e 1519. XII1519 Malacise ha in granaro a San Vidale formento che è mio tredece moza e st. tre. Item orzo st. trentacinque. Item fava st. trentasette. Item melega st. undece. 1519 Malacise ha dato a don Luca per suo salario st. sei di frumento: M. - st. 6. A Guido ha prestato a renovare dui sacchi: M. - st. 8. Malacise ha mandato a Ferrara st. 28 di orzo: M. 1 st. 8. Item st. 16 di fava: st. 16. Item melica st. 11: st. 11. Item ha dato a Guido di mia commissione un mozo di frumento a renovare: M. 1 st. Item ha dato a Guido fava st. 20 a renovare al recolto: M. 1. Item tre moza di furmento ha tolto da seminare per la mia parte e per quella di Guido: M. 3. Item st. trentaotto ha fatto seminare per la mia parte e per quella de Guido: M. 1 st. 18. Item ha havuto Guido da l'Orsolina un mozo de frumento a renovare di marzo, presente Berton Resan et il munaro: M. 1. A questo dì ho fatto saldo con Malacise del frumento c'haveva da me l'anno passato; resta mio debitore di moza 10 st. 8. Item gli ho consegnato sette moza di frumento appresso e st. quindece e mezo di questo anno: M. 7 st. 15 q. 2. Item la zoadega di un par de boi e d'un par de manzi: M. 1. In tutto moza 19 st. 3 q. 2. Item un mozo di fava e st. sei. 19 - 3 - 2 Malacise dé haver st. sei date per suo salario a don Luca: st. 6. A' dì 13 di sept. mandò Malacise a Ferrara moza tre di frumento: M. 3. Malacise ha fatto seminare st. 42 di frumento concio che era tolto dal granaro moza tre: M. 3. Ha mandato a Ferrara a' dì 5 de Xbre moza tre: M. 3. Item ha mandato st. 17 de fava. Item ha mandato del mese di Dec. in due volte moza tre: M. 6. 15 - 6 La seconda tibia è stata moza sette e st. 14: a me n'è toccato moza tre e del desmo st. 12: in tutto moza tre st. 12. 1521 Fatto saldo con Malacise del frumento che ha scosso del mio e ricolto fin a questo dì 6 d'agosto; resta mio debitore de st. cinquanta e quarte due: M. 2 st. 10 q. 2. Del soprascritto frumento se n'è seminato per la mia parte st. 38 quar. 2; il resto è andato in rusco. 1521 Ricordo come a questo dì primo di luglio ho dato ad affitto a Malacise la desmella di San Vidale di Foscaglia per lire dodece. Da lui contrascritto ho havuto lire tre: L. 3. A' dì 4 di marzo portò tresento pezzoni da piante e 25 pezzolatti da casa: 6, 5. Nove sacchi di frumento portò in qua. Item portò tre miara de prede et hebbe s. 20. 10, 10, 16, 3, 6. Tre pesi de libri. L. 3 - 16.
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